ACR Siena, la Guardia di Finanza chiude l’indagine e sequestra 350mila euro a Montanari

da | Ago 21, 2024

La società senese finita sotto la lente degli inquirenti per l'utilizzo di crediti d'imposta ottenuti nell'ambito del piano nazionale Industria 4.0, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

SIENA – Si è conclusa oggi, mercoledì 21 agosto 2024, un’importante indagine avviata dalla Guardia di Finanza di Siena un anno fa, che ha portato alla scoperta di una presunta frode riguardante crediti d’imposta per un valore di 350mila euro. Tali fondi erano stati destinati alla realizzazione di corsi di formazione per i dipendenti, corsi che, tuttavia, non sono mai stati effettivamente svolti.

L’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Siena sotto la direzione della Procura, si concentra su sei persone legate alla ACR Siena, la società finita sotto la lente degli inquirenti per l’utilizzo di crediti d’imposta ottenuti nell’ambito del piano nazionale Industria 4.0, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questi crediti, secondo quanto emerso, sarebbero stati utilizzati per compensare debiti erariali, nonostante la formazione a cui erano destinati non sia mai stata erogata.

A seguito delle indagini, il pubblico ministero ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari una misura cautelare nei confronti di Emiliano Montanari, una delle persone coinvolte nell’inchiesta: è stato infatti emesso un decreto di sequestro preventivo, volto a confiscare il profitto del presunto reato, pari a 350mila euro.

Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno raccolto testimonianze dai lavoratori, effettuato sopralluoghi, ricostruito i flussi finanziari ed esaminato le banche dati. Da queste attività è emerso che i dipendenti non hanno mai partecipato ad alcun tipo di attività formativa, elemento che ha portato a considerare inesistente il credito d’imposta utilizzato per la compensazione dei debiti tributari.

La nostra indagine – si legge in una nota della Guardia di Finanza – è partita dall’analisi del rischio legato all’effettività dei corsi formativi, i cui oneri sono sostenuti dallo Stato attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta corrispondente al costo della formazione, utilizzato per abbattere i debiti tributari delle imprese“. La stessa nota sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel garantire la corretta gestione delle risorse del PNRR e nel prevenire abusi simili in futuro.

Montanari, in passato Presidente anche dell’A.C. Legnano, era già sotto indagine dallo scorso luglio 2023 per sospette compensazioni indebite relative agli anni 2021 e 2022, quando venne sollevato il sospetto che i crediti d’imposta, maturati per i corsi di formazione dei dipendenti, fossero stati utilizzati impropriamente.

Fonte: Siena News

Condividi