LEGNANO – Che la stagione in corso sarebbe stata complicata lo si era capito da tempo, ma vedere il Legnano ancora a zero punti dopo quattro giornate resta comunque un colpo al cuore per i tifosi. Certo, la squadra sembra mostrare un leggero miglioramento: se non altro, è passata da sconfitte con punteggi tennistici a una, come quella di domenica sera contro la Sestese, persa di misura. Ma ciò non basta.
Le 11 reti subite e le zero segnate testimoniano una lacuna evidente. Era necessario almeno l’inserimento di un giocatore di esperienza in attacco, e probabilmente anche di un regista in mezzo al campo. Tuttavia, al di là delle parole del D.S. Eros Pogliani nella conferenza stampa del mese scorso, il mercato ha portato solo giovani e svincolati. Troppo poco per una rosa che finora ha dimostrato di non essere all’altezza della categoria, dove il blasone – già per altro sbiadito – non conta nulla.
A complicare ulteriormente la situazione è l’incertezza societaria. Il tanto atteso passaggio di proprietà è ancora bloccato a causa del sequestro delle quote societarie operato dal GIP di Alessandria nei confronti dell’attuale proprietario, Enea Benedetto. Questo stallo non fa altro che alimentare confusione e impedire qualsiasi mossa concreta per risollevare il club.
Il tempo stringe, e con esso cresce il malcontento dei pochi tifosi superstiti, sempre più consapevoli che senza interventi, sia sul mercato che a livello societario, questa stagione rischia di diventare una lunga agonia. Ora più che mai, servirebbero segnali di cambiamento, ma per il momento, l’unica cosa che resta è un silenzio assordante.
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