MILANO – Il Tribunale Federale Territoriale della Federcalcio ha prosciolto l’ex presidente Enea Benedetto ed il team lilla nel procedimento avviato dalla Procura Federale per i mancati pagamenti ai calciatori Nemanja Mladenovic e Antonio Di Emma.
La vicenda nasce da due decisioni del Collegio Arbitrale LND – AIC (fine novembre 2024), che imponevano alla società il pagamento di somme ai due giocatori. Secondo la Procura, Benedetto era ancora in carica al momento della comunicazione degli obblighi, rendendolo responsabile dell’inadempienza, con ricadute dirette sulla società.
Durante il procedimento, la difesa della società è stata portata avanti dall’attuale presidente Sergio Zoppi, affiancato dal legale Avv. Filippo Marioni. Entrambi sono comparsi regolarmente in udienza, fornendo la documentazione necessaria a chiarire la situazione.
Enea Benedetto, invece, non si è mai presentato in aula, pur avendo fatto pervenire memorie scritte, dichiarate però tardive dal Tribunale.
Dai documenti è emerso che Benedetto si era dimesso il 10 ottobre 2024 e aveva ceduto la società con atto notarile del 9 ottobre 2024. La variazione dell’organigramma fu comunicata ufficialmente alla FIGC il 21 ottobre 2024, quindi prima della comunicazione dei lodi arbitrali (PEC del 26 e 27 novembre 2024).
Il Tribunale ha riconosciuto che Benedetto non rivestiva più alcun ruolo nella società al momento dei fatti e non vi sono prove che abbia continuato a gestirla di fatto. Di conseguenza, non può essergli attribuita alcuna responsabilità.
E poiché la società era stata deferita solo per responsabilità diretta legata alla figura di Benedetto, anche l’A.C. Legnano è stata prosciolta.
In seguito alla decisione, Benedetto ha commentato sui social:
“GIUSTIZIA È FATTA. ORA SI RIPARTE. Il Tribunale […] ha ufficialmente riconosciuto la mia totale estraneità […] Proscioglimento pieno e definitivo: ‘per non aver commesso il fatto’.
La verità, documentata e limpida, ha prevalso.
Questa decisione rafforza la mia fiducia – non solo nella giustizia sportiva, ma anche in quella umana e istituzionale.”
Un epilogo positivo per entrambe le parti: nessuna penalizzazione, nessuna ammenda, e la possibilità per la nuova dirigenza di proseguire il proprio percorso senza pendenze.
La Procura Federale valuterà se aprire ulteriori approfondimenti, ma il capitolo Benedetto–Legnano può dirsi ufficialmente chiuso.