LEGNANO – Ci sono molti modi per dire addio alla Serie D, ma quello che ha scelto il Legnano oggi è sicuramente il peggiore. Partire in vantaggio di due risultati utili su tre e subire cinque gol, di cui tre nei primi dieci minuti, è quanto di peggio la squadra lilla potesse fare. Se a questo aggiungiamo che non si sono visti in tutti i 90′ tiri in porta, il quadro tutt’altro che esaltante è completo.
Onore al merito alla Castellanzese, che scendendo in campo con tutta l’umiltà che una stagione poco felice gli fatto guadagnare, ha saputo gestire al meglio la situazione, pur evidenziando, soprattutto dopo il momentaneo 2-0, alcune pecche e forse fin troppo timore reverenziale, difetti che più volte hanno caratterizzato la sua stagione, oggi comunque terminata nel migliore dei modi.
Non vogliamo parlare dei giocatori, ma certo vederli togliere le maglie e gettarle verso una tribuna già infuocata di suo non è stato un fulgido esempio di capacità di gestione della situazione. Vedere poi qualche componente della rosa rispondere agli insulti ha reso ancora più triste un quadretto già sufficientemente dipinto a tinte grigie.
Della presidenza preferiamo non parlare, anche se un capitano che abbandona la nave, lasciando il suo posto in tribuna dopo soli dieci minuti e poi andandosene nell’intervallo, non si può considerare un esempio degno di imitazione.
Quale sarà il futuro del Legnano? E’ questa una domanda che in tanti oggi si sono posti, alla quale è davvero difficile trovare una risposta. Quello che è certo è che le prossime settimane potrebbero essere decisive per capire se la fantomatica “cordata” di cui si è più volte parlato da qualche settimana a questa parte esiste davvero ed è intenzionata a prendere in mano una squadra di Eccellenza. Perchè pensare ad un ripescaggio oggi sembra davvero abbastanza azzardato.
Quello che è certo è che la prossima estate potrebbe essere davvero rovente, nella Città del Carroccio.
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LIVE PLAYOUT – Cinquina Castellanzese, il Legnano dice addio alla Serie D