LEGNANO – Enea Benedetto, presidente del Legnano, non usa mezzi termini per descrivere la situazione attuale della società e il suo futuro sulle colonne de “Il Giorno“. Con le quote della società sotto sequestro da parte della magistratura, Benedetto ha deciso di prendere le distanze: “Non sono più venuto e non verrò più a vedere la squadra finché ci sarà questo clima. Questa squadra non ha nulla a che vedere con la mia visione del calcio.”
Secondo il massimo dirigente lilla, il progetto che aveva in mente era basato sui giovani e sull’integrazione di ragazzi di origine straniera, una linea che sembra ormai abbandonata: “Spero di potermi disimpegnare in modo effettivo quanto prima e sono certo che chi verrà dopo di me saprà costruire il progetto che tutta la tifoseria merita.”
Le prime tre partite del Legnano sono state difficili, ma Enea Benedetto ci tiene a sottolineare che la gestione sportiva non è più nelle sue mani: “Mi era stato chiesto di affidarla a persone competenti della zona, con rapporti imprenditoriali locali. Questo è ciò che ho fatto. Per me, il Legnano è una pagina che si sta chiudendo.”
Sul piano legale, il presidente del Legnano elogia infine il lavoro dei suoi avvocati: “I miei legali stanno operando in accordo con la procura di Alessandria per trovare una soluzione gradita ai magistrati. Ci aspettiamo un closing entro metà ottobre.”